Panchine raccontastorie
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Le Panchine raccontastorie sono cinque racconti che interpretano e arricchiscono il territorio dell'Ecomuseo delle Grigne e Esino Lario. Ogni panchina è arricchita con un racconto, da leggere guardando il paesaggio intorno a sè.
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Il progetto di Francesca Cogni e Donatello De Mattia
Inizialmente chiamate i "GuardaStorie", le Panchine Raccontastastorie sono concepite dai loro ideatori Francesca Cogni e Donatello De Mattia come racconti legati alla memoria e alla cultura delle Grigne. Sono dei testi affissi vicino a delle panchine poste in posizioni particolari, dove sedersi e lasciarsi suggestionare da ciò che si è letto, guardando il paesaggio. Ogni racconto è pensato anche come una cartolina, che si può spedire diffondendolo in altri luoghi.
I racconti sono collocati su delle panchine, perchè la panchina è un luogo di pausa, in cui si può prendere il tempo per rilassarsi e osservare.
I racconti sono legati al guardare, ma anche al "garder" francese, nell'accezione di "custodire": i racconti sono tratti dalla memoria di queste montagne. Sono un invito a indossare degli occhiali particolari attraverso cui guardare il paesaggio circostante in un modo un po' diverso, lasciandosi suggestionare. Incontrando una panchina inusuale, tra quelle sparse intorno e dentro Esino Lario, bisogna solo leggere quello che c'è affisso lì vicino e sedersi. Può capitare allora di intravedere degli animali che discutono nella boscaglia, o immaginare una struggente storia d'amore osservando le guglie di uno sperone di roccia, reimparare giochi antichi per riempire insieme una piazza, decidere di passare ogni giorno in un determinato posto per osservare la forma delle nuvole e prevedere che tempo farà, o credere di scorgere dei fuochi, su alcune vette, che sembra si stiano salutando.
La panchina è il punto di osservazione, ma dalla panchina il racconto si moltiplica: ogni storia è anche una cartolina da spedire altrove, fuori da Esino Lario, dalle Grigne, dal lago. Esino, paesino connesso con il mondo intero (per ragioni di commerci, migrazioni, pellegrinaggi, reciproche influenze), rilancia fuori le storie pazientemente collezionate e custodite nei libri dell'Archivio e dell'Ecomuseo, grazie agli appunti e ai saluti di chi si sarà fermato sulle cinque panchine. Le panchine GuardaStorie sono al parco giochi a Ortanella, a quello a Cainallo, a quello lungo la via Crucis, in piazza Caprara (pza Diaz) e a Villa Clotilde a Esino Lario.
i SANTI della MONTAGNA
La leggenda dei santi della montagna. Si narra che una ragazza di nome Margherita avesse 7 fratelli i quali, poverissimi, decisero di partire come eremiti ciascuno su una diversa montagna. Le vette su cui si trasferirono erano visibili tra loro, e i fratelli comunicavano con dei fuochi tra di loro e con la sorella, che viveva in Valsassina. La leggenda dei santi delle montagne incorpora i vari santuari e chiesette costruiti in epoche diverse sui monti adiacenti il lago. questa leggenda è popolare sui due fronti del lago, e il numero e il nome dei fratelli varia a seconda delle vette con nome di santo visibili da ogni zona. Da Esino la vetta sul lato orientale del lago più visibile è quella di San Defendente.
- Collocazione: ESINO LARIO, Villa Clotilde, sotto il pino tra la villa e l'Ecomseo (panchina da collocare).
- Fonte: Pietro Pensa, Noi gente del lario, pag. 250
- Descrizione: la panchina è collocata nell'unico punto (pubblico) in paese dal quale si possa vedere la vetta di San Defendente senza ostacoli alla vista. la montagna è incorniciata da villa Clotilde e da un'abitazione dietro, e nonostante non sia visibile la croce, è un ottimo punto di osservazione ed evocazione della leggenda, che lega esino a tutte le montagne intorno al lago di Como e oltre.
la CANZONE della GRIGNA
Canzone popolare sulla formazione della Grigna (testo + spartito musicale).
- Collocazione: CAINALLO, parco giochi intorno allo stagno (panchina esistente)
- Fonte: coro di Esino
- Descrizione: stando seduti sulla panchina del parco giochi si è fisicamente circondati dalle montagne. sul lato destro si vede il Monte Croce e si intravedono le guglie del Frate e della Monaca. Osservando le montagne con in mano il testo della canzone, lo sguardo cambia (diventando mitico-fantastico), e forse si possono immaginare altre storie leggendarie legate alle singole vette.
le PREVISIONI del TEMPO
I detti popolari legati alla metereologia e l'avvistamento dell'ufo
- Collocazione ESINO LARIO, via della Chiesa, panchina nel piccolo parco giochi all'inizio della via Crucis (panchina esistente)
- Fonte: Pietro Pensa, Noi gente del lario, pag. 100
- Descrizione: questa panchina è legata all'osservazione del cielo, all'ascolto e alla cultura popolare che era in grado di prevedere il tempo da alcuni indizi. in questo caso l'evocazione della saggezza popolare è anche funzionale: può essere utile ricominciare a capire quegli indizi che sono stati catalogati nei detti e nei proverbi, per prevedere il tempo senza meteo.it. dalla panchina si vede molto bene il monte croce. il primo proverbio lo riguarda "quans la crüz al gh'ha sü el capel, punda la ranza e ciapa el restel". tra i proverbi, c'è un piccolo scherzo sempre legato all'osservazione del cieo: l'antica cronaca di un avvistamento ufo.
il GIOCO in PIAZZA
Il gioco della Baletta (ps avremmo bisogno di una spiegazione un po' più approfondita del testo di Pietro Pensa per poi semplificarne le regole per la panchina...)
- Collocazione: ESINO LARIO, piazza Caprera (panchina da collocare - tra le fioriere? )
- Fonte: Pietro Pensa, Noi gente del lario, pag. 456
- Descrizione: questa panchina vorrebbe suggerire un uso diverso della piazza, recuperando un gioco antico. la cornice di piazza Caprera, già carica di storie e significati, si arricchisce di uno spunto "socializzante" che forse può essere colto dai ragazzi che abitano in paese, o magari può servire anche solo ad evocare, stando seduti sulla panchina, le grida e gli schiamazzi delle persone che un tempo, magari proprio lì, giocavano.
la STORIA del LUPO e della VOLPE che RUBARONO il LATTE
La storia del lupo e della volpe. il lupo e la volpe vanno entrano nella casa di un pastore. la volpe furba fa in modo di leccare la panna sulla superficie del pentolone del latte. il lupo invece ingurgita tutto il liquido e si gonfia. quando arriva il pastore, la volpe scappa mentre il lupo è troppo gonfio per passare dal buco dal quale erano entrati. bastonato dal pastore, raggiunge malconcio la volpe nel bosco, che non contenta finge di essere stata anche lei bastonata e si fa portare dal lupo in spalla fino alla sua tana.
- Collocazione: ORTANELLA, parco giochi alla tappa 2 del percorso vita, attorno allo stagno (panchina da collocare)
- Fonte: Pietro Pensa, Noi gente del Lario, pag. 43
- Descrizione: l parco giochi di Ortanella è un'isola di prato circondata dal bosco. stando lì ci si sente in una dimensione sospesa dove tutto può accadere, perchè non si ha la percezione di essere legati al territorio (come succede altrove grazie alla presenza visiva delle montagne). potrebbe diventare aposto magico, dove è facile immaginarsi qualche strano animale che fa capolino tra le foglie. gli animali umanizzati di questa fiaba per bambini potrebbero muoversi tra questi sentieri, e la storia potrebbe svolgersi proprio lì vicino. questa panchina racconta la dimensione favolistica legata alla cultura della montagna, e i due animali protagonisti evocano la presenza della fauna dei monti. Inoltre Ortanella è molto frequentata da famiglie con bambini e quindi una fiaba può essere il modo giusto per incuriosire le persone al progetto.
Crediti
Le Panchine raccontastorie sono state ideate e realizzate da Donatello De Mattia e Francesca Cogni / TooA nel 2011 nell'ambito di Ecomuseo delle Grigne a misura di bambino e di Vestire i paesaggi.
Ideazione e realizzazione Donatello De Mattia e Francesca Cogni / TooA
Direttore artistico Iolanda Pensa
Coordinamento Cristina Perillo
Presidente dell'Associazione Amici del Museo delle Grigne Carlo Maria Pensa
Referente per la Cultura del Comune di Esino Lario Elisa Dell'Era
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