Ente gestore dell'Ecomuseo delle Grigne
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L'Ente gestore dell'Ecomuseo delle Grigne è la struttura che gestisce amministrativamente, culturalmente e scientificamente l’Ecomuseo e regole di funzionamento. Il ruolo e i compiti dell'ente gestore sono definiti dal Regolamento dell'Ecomuseo delle Grigne
Dal 2008 l'ente gestore dell'Ecomuseo delle Grigne è l'Associazione Amici del Museo delle Grigne Onlus.
- Atto di affidamento dell'incarico di gestione dell'Ecomuseo: Deliberazione della Giunta Municipale, n. 7, 28/03/2009 Direttive organizzative sulla gestione dell'Ecomuseo delle Grigne con la quale la giunta delibera di affidare in uso le strutture nonché la gestione culturale e scientifica, per il periodo 30/03/2009-29/03/2012 all’Associazione Amici dei Musei che da sempre collabora con l’Ecomuseo delle Grigne.
Strutture dell’Ecomuseo in uso esclusivo e non esclusivo all’Ente gestore
L’Amministrazione Comunale proprietaria di tutte le strutture riferite all’Ecomuseo, le affida in uso con apposita deliberazione di Giunta all’Ente gestore con il quale sarà sottoscritto un protocollo d’intesa che avrà durata triennale e sarà rinnovabile. Il rinnovo dovrà essere esaminato e disposto sei mesi prima della scadenza.
Le strutture dell'Ecomuseo delle grigne in uso non esclusivo all’Ente gestore sono:
- Villa Clotilde, via Montefiori, 19, Esino Lario
- Museo delle Grigne, piazza Pietro Pensa, Esino Lario;
- nuova sede del Museo delle Grigne, via Montefiori, 19.
Ruolo e compiti
L’Ente gestore opera in linea con il regolamento e con gli indirizzi ed atti dell’Amministrazione. Dovrà inoltre cercare di coordinarsi con l’operato delle associazioni locali, del Parco Regionale della Grigna Settentrionale e delle realtà agricole, artigianali e turistico/economiche locali.
L’Ente gestore svolge le seguenti funzioni:
- proporre alla Giunta del Comune gli indirizzi generali di politica culturale dell’Ecomuseo tramite i quali tradurre operativamente le sue finalità;
- proporre le modalità di impiego dei contributi;
- proporre alla Giunta e definire in accordo con essa il programma annuale delle attività e gli orari di apertura al pubblico;
- favorire le aggregazioni a tutti i livelli all’interno del territorio ecomuseale;
- definire un bilancio di previsione compatibile con le risorse effettivamente disponibili;
- provvedere all’attività ecomuseale, culturale, scientifica, didattica e formativa. L’attività di documentazione sarà realizzata in collaborazione con l’Archivio di Etnografia e Storia Sociale (AESS) di Regione Lombardia, attraverso apposita convenzione, e con altre strutture scientifiche; tale documentazione dovrà essere realizzata secondo gli standard e sarà promossa a livello regionale e nazionale;
- organizzare mostre e visite al patrimonio artistico di altre località, agli altri ecomusei presenti sul territorio europeo e mondiale, promuovere e pubblicare studi riguardanti la storia, le tradizioni, il dialetto ed il folklore locali;
- promuovere ed incrementare la collaborazione con le scuole del territorio lombardo ed eventualmente con gli istituti universitari e loro centri studi;
- stringere rapporti di collaborazione e di collegamento con istituti museali ed ecomuseali operanti sul territorio regionale, nazionale ed estero;
- coinvolgere le associazioni locali, di volontariato e la popolazione nelle attività promosse dall’ecomuseo;
- favorire e sviluppare la rete ecomuseale lombarda, nazionale ed internazionale degli Ecomusei;
- nominare un rappresentante all’interno del Comitato tecnico/scientifico di partecipazione. Tutte le attività potranno essere anche non svolte direttamente dall’Ente gestore, ma effettuate tramite esternalizzazione dei servizi o attività. Il funzionamento dovrà essere improntato allo sviluppo ecomuseale tramite il coinvolgimento attivo della comunità locale, delle Associazioni e delle attività economiche.