Cartografia dell'Ecomuseo delle Grigne
Ecomuseo delle Grigne | Sede | Territorio | Comunità | Programma | Regolamento | Marchio | Patrimonio | Centro | Itinerari | Sito |
Il territorio dellʼEcomuseo delle Grigne coincide con il territorio del Comune di Esino Lario, comprende la conca di Esino Lario e il versante settentrionale della Grigna o Moncodeno. Si tratta di un territorio quindi appartenente ad un solo comune collocato in Provincia di Lecco, Regione Lombardia, ed immerso interamente nel Parco Regionale della Grigna Settentrionale tra Lago di Como e Valsassina.
Il territorio di Esino Lario e dell'Ecomuseo delle Grigne
La natura geografica della conca di Esino Lario, particolarmente isolata, dove non si sente il suono di un altro campanile e non si vedono altri paesi, ha fortemente influenzato i costumi, lʼeconomia, le tradizioni e i modi di vivere della Comunità di Esino. Il paese nel corso dei secoli si è caratterizzato da dualismi. Da una parte il dualismo tra Esino Superiore (Crés) associato tradizionalmente a origini celtiche e Esino Inferiore (Psciac) associato a origini romane, testimoniato dai ritrovamenti delle tombe conservati nel Museo delle Grigne; dallʼaltra il dualismo tra autarchia e connessioni.
Il dolce declivio della morena dove sorge il paese, esposto al sole da mattina a sera, ricco di acque e di terreno fertile, ha permesso coltivazioni di grano, segale, patate, ortaggi e canapa fornendo quanto necessario al vivere della popolazione. La conca di Esino è ricca di boschi, di castagno nella prima fascia e di faggio e carpini in quella superiore: dava lavoro e resa economica. Maggenghi a mezza montagna e pascoli allʼalpe di Esino, a Cainallo, al monte Croce ed al Moncodeno permettevano lʼallevamento del bestiame. Tutte queste caratteristiche di isolamento e autarchia hanno fatto di Esino Lario un piccolo mondo autonomo, praticamente indipendente, e ne esaltano le diversità rispetto ad altre aree montane.
Allo stesso tempo, il passaggio della strada romana che, salendo con torri e fortificazioni da Lierna lungo il Brentalone – per lʼimpossibilità di costeggiare il lago – raggiungeva Ortanella di Esino per poi scendere al castello di Vezio e proseguire per il nord Europa, ha mantenuto nei tempi il contatto con le realtà e i mutamenti dʼEuropa. Il legame con la Valsassina, della cui comunità Esino faceva parte nella Squadra dei Monti, ricca dellʼestrazione e della lavorazione del ferro, permetteva lʼintegrazione economica a fronte della produzione di carbon di legna. Ancora oggi, lʼautonomia e lʼindipendenza, il senso di appartenenza alla comunità e al territorio – le Grigne, Esino Superiore e Esino Inferiore – ma anche gli spostamenti, il turismo, le migrazioni, il funzionamento delle economie locali, la comunicazione e la partecipazione al mondo nutrono nuove dinamiche che oscillano come in passato tra autarchia da una parte e integrazione e connessioni dallʼaltra. Tutte queste caratteristiche hanno fatto di Esino Lario e del territorio al centro dellʼEcomuseo delle Grigne una piccola realtà dalle caratteristiche peculiari e ne hanno esaltato le diversità rispetto ad altre aree montane.
LʼEcomuseo delle Grigne fa propria la dialettica tra inclusione ed esclusione che caratterizza il suo territorio e la sua comunità, concentrando lʼattenzione sulle microstorie e le specificità di Esino Lario e dialogando costantemente con le macrostorie, le reti e il mondo.
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