Bonifica - Faldone 75

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Bonifica zona di terreno in riva destra dell’Adda da parte della ditta fratelli Fumagalli. Cat. 10, cl. 5, f. 2. Faldone 75. Anno 1926/1943 Nel faldone sono presentate le fasi delle opere di bonifica, dai primi progetti del 1926 fino alle testimonianze del periodo bellico. Le azioni di bonifica risultano faticose e rallentate da problemi economici dei Fumagalli, dalle continue piene dell’Adda, dall’instabilità della Società Anonima della Bonifica, dalla mancanza di macchinari e concimi per il lavoro dei campi, dallo scoppio della Guerra.

Indice

1. Breve lettera della prefettura al podestà per sollecito, 15 febbraio 1927-Anno V°, dattiloscritto su carta intestata della prefettura

TRASCRIZIONE
Un gruppo di lavoratori di codesto Comune si è rivolto a questa Prefettura chiedendo che siano sollecitati i lavori della Bonifica in oggetto. Prego V.S. di rendere noto a Sala Alessandro, quale primo firmatario, che la relativa pratica trovasi tuttora presso l’Ufficio del Genio Civile di Milano per le pubblicazioni prescritte dell’art. 13 del R.D. dicembre 923 n° 3256. Appena scaduto il termine della pubblicazione stessa verrà provveduto sollecitamente all’ulteriore suo corso. Il prefetto Maggioni

2. Domanda di bonifica nel territorio dei comuni di Airuno e Brivio della ditta f.lli Fumagalli da parte dell’ing. Capo del Genio Civile alla prefettura di Como (e per conoscenza alla Cattedra Ambulante di Agricoltura di Como e ai sindaci di Airuno e Brivio), 7 luglio 1926, dattiloscritto su carta intestata del Corpo reale del Genio Civile-ufficio di Milano

TRASCRIZIONE
La ditta F.lli Fumagalli ha presentato direttamente a quest’Ufficio una domanda corredata da un progetto di massima per l’esecuzione di una bonifica in una zona di terreno della superficie di circa ettari 70 situata in riva destra dell’Adda nel territorio dei Comuni di Airuno e Brivio. Tale zona di terreni trovasi attualmente quasi sempre allagata dalle acque di scolo provenienti dalle colline circostanti, dalle acque del fiume Adda che vi penetrano attraverso le aperture esistenti lungo la cintura arginale, ovvero per sorpasso essendo l’argine stesso in diversi tratti soggiacente al livello delle piene eccezionali del fiume, nonché dalle sponde basse del tratto inferiore del torrente Bevera. La vegetazione di questa zona è costituita ora esclusivamente di canne palustri essendo però il terreno di natura alluvionale, formato di limo e sabbie finissime con humus vegetale, si giudica che esso sia suscettibile di proficua coltivazione agricola qualora fosse risanato. Per conseguire tale risanamento la ditta F.lli Fumagalli col progetto prodotto propone:
1° la chiusura completa delle aperture esistenti nella cintura arginale riservandosi in un secondo tempo di provvedere alla sopraelevazione dei tratti di argini soggiacenti alle piene eccezionali
2° la rettifica del tratto inferiore del torrente Bevera e la sua arginatura in modo da impedire le inondazioni determinate dalle acque di rigurgito dell’Adda.
3° la costruzione di un canale collettore delle acque di scolo provenienti dalle colline al margine della zona da risanare canale che immetterebbe le sue acque direttamente nell’Adda, anche nelle evenienze di piene eccezionali.
4° la costruzione di un canale di scolo nella zona da bonificare, le cui acque si scaricheranno direttamente nell’Adda nei periodi di magra mentre nei periodi di morbida e di piena le acque del detto canale scaricheranno nel fiume a mezzo di una pompa.
5° la costruzione di una serie di fossi di scolo che fanno capo al collettore principale anzidetto
6° la sistemazione della superficie del terreno con le pendenze necessarie per favorire gli scoli e promuovere lo sviluppo delle diverse colture agricole.
L’importo della spesa in base alla perizia di stima ascende a di cui per la bonifica idraulica e per la bonifica agraria.
Dall’esame del progetto tenuto conto anche delle risultanze della visita eseguita da un ingegnere di questo Ufficio, si ritiene che le opere progettate varranno a raggiungere lo scopo che la Ditta richiedente si propone. Con la bonifica idraulica ed agraria della zona si otterrà anche un notevole beneficio nei riguardi igienici, poiché attualmente per effetto dell’acquitrinio lamentasi nella vicinanza dell’abitato di Brivio la malaria. La bonifica di cui trattasi tenuto conto però della limitata superficie della zona da bonificare potrebbe classificarsi tra le opere di seconda categoria. Il progetto presentato deve intendersi come progetto d massima poiché nei tipi prodotti non è ben stabilito il perimetro della zona da bonificare e manca il piano quotato della zona stessa senza di che non si può stabilire la posizione del collettore principale e dei vari fossi di scolo. La zona da bonificare è in gran parte della proprietà della Ditta Fumagalli (circa il 90%); per gli altri terreni sono in corso trattative da parte della Ditta stessa per ottenere dai vari proprietari la cessione in via amichevole. Qualora tutti i proprietari addivenissero alla cessione, la bonifica potrebbe essere senz’altro attuata, poiché le opere proposte non alterano il regime idraulico generale dei luoghi; occorrerà semplicemente richiedere l’autorizzazione per le opere di rettifica e arginatura del torrente Bevera e la concessione di derivazione a scopo d’irrigazione di parte delle acque del torrente stesso. Qualora invece qualche proprietario si rifiutasse di addivenire alla cessione dei terreni occorrerà provvedere alla pubblicazione della domanda ai sensi dell’Art. 55 del testo unico delle Leggi sulle Bonificazioni approvato con R.D. 30 Dicembre 1923 N° 3256; trascorso un mese dalla pubblicazione se i proprietari dissenzienti non avranno richiesto di eseguire direttamente la bonifica del proprio fondo potranno promuoversi i provvedimenti per la costituzione del Consorzio ai sensi dell’Art. 87=70=71=72=73 del citato testo unico. Per dar corso alla domanda di costituzione del Consorzio occorrerà produrre ai sensi dell’Art. 71 del succitato testo unico, una corografia con l’indicazione del perimetro della bonifica ed un elenco dei proprietari interessati con l’indicazione dei corrispettivi immobili compresi nel perimetro. Data l’importanza dal punto di vista agricolo e igienico della bonifica proposta dalla ditta F.lli Fumagalli specialmente nel periodo attuale in cui gli sforzi del Governo Nazionale sono diretti a promuovere lo sviluppo dell’Agricoltura, riconosciuta la serietà dei propositi della Ditta stessa quest’Ufficio ritiene che la sua iniziativa sia da incoraggiarsi, attuando se del caso sollecitamente le pratiche di costituzione del Consorzio. Trasmetto la domanda e il progetto
L’INGEGNERE CAPO (firma a mano non leggibile)

3. Lettera della Prefettura di Avviso di pubblicazione al sig. Podestà di Brivio, 13 aprile 1927 Anno V°, dattiloscritto con alcune notazioni a mano, su carta intestata della prefettura di Como

Bonifica Fumagalli=Avviso di pubblicazione ai sensi dell’Art. 55 del T.U. 30 dicembre 1923 n° 2356. Per la pubblicazione dal 15 corrente per un mese all’albo Pretorio con preghiera di referto a suo tempo

4. Breve lettera della Ditta Fumagalli al Podestà di Brivio, 14 aprile 1927 (spedita da Tremonte di Santa Maria Hoè), dattiloscritto su carta semplice

Conformemente alle istruzioni personali del Prefetto si trasmettono gli acclusi atti (non presenti) affinché siano depositati presso il comune per la visione degli interessati, vista la imminente pubblicazione sul foglio degli Annunci Legali della Provincia di Como.

5. Tre lettere del Consiglio Provinciale dell’Economia di Como che richiedono informazioni sul progetto bonifica al Podestà, evidentemente bloccato e non concluso, dattiloscritti su carta intestata. (la 2° anche con francobollo e timbro postale), agosto 1929.

1° Si chiede chi è progettista e direttore dei lavori . Risposta scritta a mano sullo stesso foglio della lettera che indica Franco Fumagalli come progettista e direttore, “che, credo, non si vuol persuadere delle piene (…?) dell’Adda che quasi tutti gli anni sorpassano l’argine ed allagano il Campello”
2° si chiede se esiste un consorzio per la bonifica. Risposta dattiloscritta sul verso: non esiste nessun consorzio, solo la ditta Fumagalli sta provvedendo a mettere in coltivo circa 900 pertiche milanesi nei territori di Airuno e Brivio. (la lettera riporta intestazione e francobollo con timbro postale)
3° si chiede di riferire sullo stato dei lavori. Risposta a mano sul recto della lettera e allegata copia dattiloscritta della stessa: i lavori potranno essere ultimati se si alzerà la tratta d’argine che chiude il Campello dalla Bella Venezia (2 km circa), essenziale per iniziare la vera bonifica poiché quell’argine ripara dalle piene la zona la lavorare. “Si crede che l’arenamento nella continuazione dei lavori sia dovuto a ristrettezze od a mancanza di mezzi”

6. Nota a matita non datata con cifre sulle colture, senza data.

Coltivo a frumento pertiche 300
Avena 80
In cifre tonde pertiche 400
Segue una lista di interventi sulle colture con relativi costi (es. Mietitura Trebb )

7. Due telegrammi dalla prefettura per sopralluoghi degli ingegneri, 24 aprile 1930.

8. lettera del podestà al Prefetto di Como e per conoscenza alla Cattedra Ambulante, dattiloscritto in carta semplice, 28 marzo 1931 IX

Il podestà fa presente che i F.lli Fumagalli del comune di S. Maria Hoè di Rovagnate da circa quattro anni hanno iniziato i lavori di bonifica che non si è potuto portare a termine. La ditta imprenditrice ha però iniziato a coltivare tali terreni ottenendo un buon raccolto negli anni precedenti. Ora la coltivazione minaccia di essere compromessa dall’assenza del proprietario Gerolamo Fumagalli (“il quale, per voci comuni, trovasi all’estero”). Per ovviare alla perdita del raccolto, visto lo stato di abbandono dovuto a mancanza di mezzi finanziari dei proprietari, si richiede al prefetto di sollecitare i Fumagalli o, eventualmente, a nominare un esperto per la continuazione delle coltivazioni.

9. Lettera del Podestà ai genitori Fumagalli in cui si avvisa della volontà della prefettura di intervenire, 18 aprile 1931

10. Copia della Lettera dell’avv. Fezzi (legale dei Fumagalli) al podestà, 20 aprile 1931 (nota a matita: l’originale spedita a Como)

I genitori non si sono mai occupati della bonifica e non hanno intenzione di cominciare a interessarsene ora. Quale amministratore di Gerolamo Fumagalli comunica che i lavori della bonifica sono sospesi per mancanza di fondi. Circa 500 pertiche sono seminate in parte a biada e nella maggior parte a frumento, e sono abbandonate. Del resto 10 pertiche sono affittate a Dozio Carlo e Villa Pietro per saldo prestazione mano d’opera, e il rimanente a prato o a lisca si cerca di affittarlo per pagare il fattore del Fumagalli, creditore di

11. Telegramma del Prefetto con cui si convoca il Podestà, 16 aprile 1931. Nota in penna rossa che riporta dell’avvenuto colloquio: “18 aprile 1931. Chiede informazioni riguardo ai lavori bonifica Campello e promosso avviso scritto ai genitori Fumagalli”.

12. Relazione del Podestà Gilardi in duplice copia dattiloscritta, 22 aprile 1931

Il Podestà ha parlato con la madre di Gerolamo Fumagalli ma senza successo. Come da lettera di Fezzi ai Fumagalli mancano i fondi e i mezzi (in quei giorni Fezzi ha provveduto a vendere anche i cavalli). Ai campi mancano concimatura e zappatura: propone di chiedere aiuto ai contadini, affittando da loro anche le mietitrebbie, e poi ripagarli con parte del raccolto.

13. Lettera in duplice copia del podestà al Prefetto di Como, dattiloscritto in carta intestata, 23 aprile 1931 IX

Il vice podestà comunica che, secondo istruzioni ricevute, ha provveduto a: 1 indirizzare ai genitori di Gerolamo Fumagalli lettera di cui allega copia; 2 Il podestà Gilardi si è recato di persona dai suddetti senza però ottenere informazioni utili; 3 il podestà Gilardi ha ricevuto una lettera (allegato) di Luigi Fezzi, procuratore dei genitori Fumagalli. Allega anche una relazione del Gilardi Aggiunge poi che alcuni dei proprietari che hanno ceduto le terre ai Fumagalli non hanno ancora potuto perfezionare il contrato e ricevere i soldi.

14. Lettera della Cattedra Ambulante di Agricoltura al Podestà, dattiloscritto su carta intestata, 28 settembre 1932 X. Risposta scritta a matita sullo stesso foglio e allegata copia dattiloscritta

L’esperto del grano (F. Ghiglieri) della Cattedra Ambulante chiede al Podestà un appuntamento per discutere questioni relative alla semina della Bonifica.

15. Lettera del Podestà a Palmarini sulla visita dei gerarchi alla bonifica. Copia dattiloscritta su carta semplice. 12 giugno 1933

TRASCRIZIONE
Ill.mo Cav. Palamarini
Viene riferito che nella giornata di domani 13 andante E.E. il Prefetto della nostra provincia sarà in visita alla bonifica del Campello in questo comune; siccome la notizia interessa fortemente per varie ragioni così mi permetto pregare la cortesia della S. Ill. a voler confermare o meno la verità di quanto si dice. Grato di sua cortese risposta, che riterrò nel caso di forma privata, e significando che mi troverò in ufficio sino alle 19 di oggi per eventuali comunicazioni mi è gradito l’incontro per distintamente salutarla. Il podestà

16. Lettera del Podestà Gerosa a Palmarini, manoscritta su carta intestata del Grand Hotel Bristol di Catania

(stemma, intestazione e a seguire “rimesso a nuovo nel 1930. Acqua corrente – riscaldamento termosifone – 150 letti – ascensore elettrico – bagni – garage – telefono in tutte le camere – autobus – salone – ristorante – appartamenti con bagni e W.C. – Lino Succi prop.) TRASCRIZIONE
Catania, 18 giugno 1933
Eg. Cav. Augusto Palmarini
Calco
Spero lei e gentil signora bene, quanto io per quanto il viaggio si renda pesante anche per la poca facilità degli affari, tanto necessari per il lavoro delle nostre industrie. Come da itinerario prestabilito io sarò a Palermo mercoledì e giovedì per ripassare poi da Napoli e Roma, così da essere di ritorno a Brivio, salvo imprevisti, che non credo, entro lunedì 26 corrente. Notifico quanto sopra come le avevo promesso a Roma sarò venerdì e sabato mattina al “Massimo d’Azeglio”. Frattanto bene augurando presento ossequi estendibili alla gentil signora. Dev.mo Gerosa

17. Lettera del Podestà Gerosa al Prefetto della provincia di Como Mario Chiesa, lettera manoscritta con inchiostro marrone e copia dattiloscritta, 28 giugno 1933 XI.

La lettera manoscritta è su carta intestata del comune di Brivio con lo stemma con il fascio e lo stemma comunale. TRASCRIZIONE
A sua Ecc. Ing. Mario Chiesa, prefetto della Provincia di Como
Sono a rinnovarle vive azioni di grazie per la sua ambitissima visita destinata a Brivio e della particolare considerazione avita dell’Ecc. Vostra nel dedicare interessamento alle iniziative della importante “Bonifica del Campello” che dopo non pochi sacrifici da finalmente a sperare risultati di soddisfazione, oltre a relativo benessere che essa porta alla popolazione di questa zona. Sommamente obbligato sono a chiederle venia se troppo abusai di sua benevolenza, d’altra parte ho approfittato dell’occasione per farle conoscere quel poco di opere compiute a Brivio, nonché gli ottimi sentimenti de’ miei concittadini. Mi auguro che l’Ecc. Vostra nel limite del possibile vorrà accordare continuità di autorevole assistenza, mentre riaffermo sensi di alta considerazione, assicurando nel contempo, mia particolare dedizione per il buon andamento di questo Comune. Con perfetta osservanza, presento ossequi. Gerosa Antonio, Podestà di Brivio

18. Resoconto della visita del prefetto di Como, dattiloscritto su carta semplice, 27 giugno 1933 XI

TRASCRIZIONE
Oggi il Prefetto della nostra Provincia accompagnato dall’ing. Cetti, dal cav. Uff. Dott. Fornaci, dal cav. Dottor Vaccheri , dal Cav. Formigoni, è stato in visita alla Bonifica del Campello dove viene ricevuto dal cav. Palmarini e dal signor Gerolamo Fumagalli (in rappresentanza anche del fratello ing. Franco, i quali furono gli ideatori e iniziatori di quest’opera) ossequiato dai Podestà di Brivio Cav. Uff. Gerosa e di Airuno Guardenti Vasco, dai segretari politici dei due comuni di Brivio e Airuno, dal rev. Preposto-Parroco di Brivio Don G.Battista Viganò e da altre Autorità, nonché dai balilla e Piccole Italiane di Airuno. S.E. ha presenziato all’inizio della mietitura, acclamato dai falciatori entusiasti della gradita visita del capo della provincia e delle Autorità: si è compiaciuto del buon esito del raccolto che premia l’iniziativa dei fautori della Bonifica dei lavori compiuti e si è interessato vivamente alle opere in esecuzione. Ha fatto poi una breve visita a Brivio dove il Cav. Uff. Gerosa a nome della popolazione ha portato il saluto ed il ringraziamento della cittadinanza, S. E. ha risposto con parole di compiacimento. Coincidendo la visita del capo della Provincia alla cerimonia della premiazione degli alunni, egli ha iniziato la distribuzione dei diplomi e dei libretti di risparmio (istituiti questi a ricordo dei caduti) e quindi, sempre accompagnato dalle Autorità, ha visto in azione la macchina idrovora della Bonifica del Campello destinando visita al Dopolavoro Comunale, alla casa natale di Cesare Cantù, al nuovo Ponte sull’Adda, allo stabilimento di tessitura Brizzolari & C., al Ricovero Vecchi, nonché a un allevamento bachi col sistema friulano, ripartendo poi subito per Missaglia salutato fascisticamente. La visita per quanto in forma privata, ha lasciato gradevolissima impressione alla nostra Borgata.

19. Lettera riservata del podestà ai Fumagalli per esonero, dattiloscritto su carta semplice, 6 settembre 1933

TRASCRIZIONE
Sig. F.lli Fumagalli
Bonifica del campiello
Airuno
Dalla R. prefettura di Como ricevo la lettera riservata 2 settembre 1933, n. 5521 Gab. Relativa a “Esoneri per servizi pubblici ed aziende necessarie alla vita nazionale” e di dovere mi pregio far tenere alla SS. LL. la circolare stessa, con preghiera di ricevuta. Il podestà

20. Lettera del podestà a Palmarini sulla visita dei gerarchi alla bonifica. Copia dattiloscritta su carta semplice. 4 ottobre 1933

TRASCRIZIONE
Cav. A. Palmarini, Calco.
Ho avuto notizia della comunicazione gentilmente fatta al segretario comunale riguardo alla probabile visita di gerarchi, alla bonifica del Campello. Rivedrò con piacere fra noi l’Egr. nostro segretario federale, mentre esprimo il mio compiacimento per la annunciata visita, anche perché è dimostrazione di interessamento per iniziativa che ha richiesto grandi sacrifici specialmente ai bravi fratelli Fumagalli e che solo ora riserva qualche soddisfazione. Le sarò obbligato se vorrà favorirmi più precise notizie a tempo opportuno. Con rinnovate grazie, presento saluti distinti. Il Podestà A. Gerosa

21. Lettera di Augusto Palmarini al Cav. Uff. Antonio Gerosa, dattiloscritto in duplice copia, una su carta intestata della S.tà A.ma BONIFICA DEL CAMPELLO, 24 ottobre 1933 XI

Comunicazione della costituzione della S.A. Bonifica del Campiello in data 31 ottobre a Usmate. La società si costituisce con l’apporto di 61 pertiche dei Fumagalli, 29 pertiche cedute dai sigg. Frigerio; 8 pertiche del dott. Frigerio; Perego pertiche 17; terreni Pro Brivio pertiche 12; Gattinoni pertiche 10. In totale pertiche 137 che verranno liquidati seduta stante. Palmarini invita Gerosa a partecipare al consiglio della nascente società nella carica da lui ritenuta più idonea.

22. Lettera di risposta di Gerosa, quattro piccoli fogli di carta di riso scritto con inchiostro marrone. Copia dattiloscritta. 26 ottobre 1933

Ringrazia, loda l’iniziativa ma non può assumere cariche commerciali per incompatibilità con la sua carica

23. Podestà Gerosa invia a Tagliabue un dattiloscritto allegato inerente il Cav. Augusto Palmarini, Piccolo foglietto di carta di riso (c.ca 10x5 cm) manoscritto con inchiostro marrone, 7 novembre 1933

TRASCRIZIONE
Carissimo Tagliabue, le mando in comunicazione “riservata” informazioni avute da “Istituto incaricato” sul nominativo che le accennai. Mi interesserebbe proprio aver qualche notizia di carattere personale sul passato e sul presente del nominativo detto. Grazie anticipate: saluti cordiali

24. Dattiloscritto allegato e incollato al foglietto precedente, carta intestata “Istituto Kosmos”, Brescia, via Moretto 12, 6 novembre 1933

TRASCRIZIONE
Spett. S. A. E. Frette, Monza
(segue stampa sulle avvertenze sulla privacy in cui l’istituto dichiara il carattere riservato delle notizie riportate e si scioglie da responsabilità per violazioni e danni provocabili dalla diffusione di tali dati)
Cav. Augusto palmarini
Milano, via Pavia 1
Riferiscono: Il domandato è persona dell’età di circa 43 anni, coniugato alla signora Sacchetti Eugenia, non ha prole, risiede all’indirizzo indicatoci da oltre 5 anni, occupa appartamentino di 4 locali. Non ci consta che attualmente abbia un’attività commerciale. Fino a tre anni orsono occupò la carica di Direttore della Soc. Anonima Consorzio Farmaceutico Italiano, azienda che in data 12 febbraio 1930 venne dichiarata fallita. La sede della società menzionata era in via Chiusa n° 5. Ci riferiscono le n/ fonti che quando il Consorzio menzionato era diretto dal cav. Lorenzini quasi tutti i bilanci venirono chiusi con attività mentre è evidente che durante la direzione del cav. Palmarini, le cose precipitarono al punto di ridurre al Società al dissesto. Con questo le n/ fonti non intendono aggiudicare una eventuale colpa di mancata oculatezza al cav. Palmarini, ma si limitano a fare una constatazione. Non si attribuiscono al domandato capitali degni di menzione, anzi si vuole che sia piuttosto scarso. Conduce vita ordinata e molto ritirata, viene giudicata persona seria e di buoni requisiti morali, e sarebbe elemento atto ad affidargli mansioni direttive per quanto riguarda in special modo il ramo da lui già trattato e del quale può avere buone cognizioni.

25. Lettera di Palmarini al sig. Podestà. Manoscritto su carta intestata della Società “Bonifica del Campello” (cancellato con la penna dall’intestazione “F.lli Fumagalli”) 10.10.1933 XI

TRASCRIZIONE
Ill.mo Signor Podestà
Brivio
Lei non deve neanche lontanamente pensare che a Brivio, per la tenuta (?), venga una qualsiasi personalità politica senza che io non senta il dovere di avvertirla. La (…?) dell’amico D. Venelloni mi ha sconcertato e non ho avuto né il tempo né la voglia di organizzare niente per domani, e ho rimandato al periodo della semina. Domani ci saranno i tecnici della Cattedra se lei vorrà far colazione con noi alle ore 12 alla Bella Venezia ne saremo onoratissimi. Con ogni particolare augurio A. Palmarini

26. Copia dattiloscritta di una lettera di Palmarini a Zanotti e “Proposta di risposta” dattiloscritta sullo stesso foglio. Carta semplice

TRASCRIZIONE
Augusto Palmarini – Milano 11-11-1933 X, Via Pavia 1 Telef. 32.430
Signor Zanotti
Brivio
Mi è stato riferito che Lei, in un primo tempo, avrebbe affermato che mi è stata tolta la tessera del P.N.F., ed in un secondo tempo, riferitole che la di Lei affermazione non corrispondeva al vero, abbia affermato: che se non mi era stata tolta non mi sarebbe stata rinnovata. Prima di procedere a tutela del mio onore, attendo da lei chiarimenti. A. Palmarini Proposta di risposta
Signor Augusto palmarini
Via Pavia 1 Milano
Per quanto mi sorprenda il contenuto di sua “raccomandata” indirizzata a Brivio, rispondo ad essa significando che non mi sono mai curato della di lei persona, ne – per sistema – mi interesso di cose che non mi riguardano. Carlo Zanotti

27. Lettera al Podestà Gerosa dalla Banca Popolare di Lecco su A. Palmarini, dattiloscritto su carta intestata della Banca (Società anonima – capitale L. 10.000.000 – Sede in Lecco. Segue elenco delle 24 filiali, tra cui anche Brivio), 13 novembre 1933

TRASCRIZIONE
Lecco 13 novembre 1933
Sign. Cav. Uff. Antonio Gerosa
Brivio
Ci facciamo premura accompagnarvi le informazioni che vi interessano, pregandovi di farne uso riservato, senza alcuna nostra garanzia di responsabilità. (…)
Allegato:
Cav. Augusto Palmarini
Ci dicono:
1° fonte – sconosciuto
2° fonte – “
3° fonte – “
Segue testo identico a quello della lettera dell’istituto Kosmos (già trascritto)

28. Seconda Lettera al Podestà Gerosa dalla Banca popolare di lecco su A. Palmarini, dattiloscritto su carta intestata della Banca, 15 novembre 1933

TRASCRIZIONE
Ci dicono
4° fonte
Dello stabile all’indirizzo (Via Pavia 1) è comproprietaria la moglie Eugenia Sacchetti (aggiunto in matita blu “e coeredi”). Si occupa del commercio di stabili e terreni. Condizioni finanziarie modeste. Nulla notasi a carico. Attivo. Fido di alcune migliaia di lire.

29. Serie di lettere tra Gerosa e Fumagalli per la sistemazione di un tombino, dattiloscritti datati tra il 30 ottobre e il 1 dicembre 1933

1. Viene constatato che il coperto di un tombino che scarica nell’Adda, attraversando l’alzaia vicino al ponte della Bella Venezia, è rotto. Il podestà ha provveduto ad allestire uno steccato a difesa del transito e invita il Fumagalli a sistemarlo, essendo lui il costruttore.
2. Stessa comunicazione del Podestà al Genio Civile, 3 novembre
3. 1 novembre, Fumagalli risponde che il tombino scarica acque provenienti da strade comunali. L’aver incanalato quelle acque per non allagare terreni soggetti a bonifica, non costituisce obbligo di manutenzione. Carta intestata Bonifica del Campello
4. 20 novembre. Fumagalli, obbligato a sistemare il tombino da Genio Civile, chiede al Podestà se non ritiene sensato che sia il comune ad accollarsi le spese, in considerazione dei vantaggi economici e sanitari derivati al comune stesso per le opere compiute da Fumagalli.
5. 25 novembre. Gerosa risponde che non è obbligo del comune, poiché lo scarico dell’acqua avveniva anche prima della costruzione del tombino. Carta intestata del comune con i due stemmi (fascio e comune)
6. 1 dicembre, Gerosa chiede l’intervento del Genio civile per sollecitare la sistemazione del tombino

30. Lettera di Palmarini al comune di Brivio in cui chiede che vengano tolti i cartelli di pesca riservata posti lungo l’alzaia. Trattandosi di pesca sul fondo i diritti sono di proprietà privata e non comunali. Dattiloscritto su carta intestata S.tà A.ma Bonifica del Campello, 30 gennaio 1934

31. Bando per la vendita di stabili del tribunale civile e penale di Como. 31 marzo 1934 XII

A causa di insolvenza da parte dei Fumagalli nei confronti della Banca Agricola Milanese viene intrapreso un giudizio di espropriazione immobiliare contro Gerolamo Fumagalli e vengono messi all’incanto alcuni terreni descritti con coerenze, proprietà e coltivazioni.

32. Elenco dei proprietari e relativi terreni che non sono ancora stati pagati, Foglio dattiloscritto con elenco nomi e stime, con annotazioni e cancellature a matita

33. Lettera del Podestà al Prefetto di Como, copia dattiloscritta. 7 ottobre 1935 XIII

TRASCRIZIONE
Mi pregio portare a conoscenza della S. V. Ill. che l’eccezionale piena di questi giorni ha sorpassato gli argini dell’Adda e completamente allagato il comprensorio di bonifica dei sigg. fratelli Fumagalli. Questi avevano negli ultimi tempi provveduto alla sistemazione parziale dell’argine, innalzandone il livello specialmente nei punti più depressi e avevano disposto per altri lavori da eseguire nel prossimo inverno. Purtroppo la piena, la cui eccezionalità si sarà potuta constatare anche costì, ha sorpassato ogni prudente previsione nonostante che i fratelli Fumagalli abbiano subito disposto con mezzi di circostanza ad arginare le prime tracimazioni. La generosa iniziativa dei f.lli Fumagalli subisce di conseguenza danni rilevanti per la sommersione del raccolto di parecchi quintali di granoturco e per la impossibilità della semina autunnale del frumento. Si crede che le acque abbiano raggiunto il loro massimo livello di piena. Con osservanza, il Podestà

34. Lettera della Prefettura in cui si chiede delle opere di incremento sulla bonifica richieste dal Ministero del Lavori Pubblici, specificando che anche per questo intervento verranno stanziati contributi. Carta intestata con timbro, 26 dicembre 1935

35. Lettera del podestà nella quale si avvisano i Fumagalli della richiesta della Prefettura

36. Lettera delle sorelle Rina e Silvia Pellegrini al podestà, manoscritto. Cisano Berg.co 31 dicembre 1935. Risposta del Podestà a matita sullo stesso foglio.

TRASCRIZIONE
Si prega di consegnare il preliminare di vendita ai Fumagalli e comunicare che si dilazioni il termine di pagamento al 15 gennaio

37. Lettera del prefetto Ducceschi al Podestà in cui si chiede quali pratiche abbiano svolto i Fumagalli con la Banca Agricola Milanese dopo che, col suo intervento, ottennero la sospensione degli atti esecutivi. Carta intestata 18 settembre 1936

TRASCRIZIONE
“è ben noto ai f.lli Fumagalli che da quasi cinque anni non hanno corrisposto alla banca non solo alcuna decimazione del capitale ma neppure un centesimo d’interessi. Io mi rendo conto delle difficoltà e delle avversità in cui si sono trovati i f.lli Fumagalli ma se vogliono trattare con la banca, che si dimostra assai ben disposta a una transazione, è necessario concretare un piano di liquidazione del debito. I Fumagalli dovrebbero aver riscosso un primo acconto di L. 82.792 sul sussidio statale: per le altre riscossioni è necessario che si mettano in rapporto col Genio civile”

38. Risposta del podestà 22 ottobre 1936, copia dattiloscritta.

I Fumagalli hanno preso contatto con la banca, presente il Cav. Fornaci, autorizzando la banca a vincolare le proprietà immobiliari con possibilità di riscatto entro i termini stabiliti. “mi permetto di aggiungere di aver constatato che i lavori di semina del terreno di bonifica sono in pieno sviluppo e che i seminati raggiungono finora le pertiche milanesi 200 circa.”

39. Due Lettere di presentazione del podestà ai Fumagalli, riferite a persone povere del paese bisognose di un lavoro (Pozzoni Luigi, Cagliani Giuseppe, Casati Renzo. Quest’ultimo viene proposto per lavori di sistemazione dell’alzaia). Copie Dattiloscritte sullo stesso foglio, 1 e 15 dicembre 1936

40. Manoscritto a penna su foglio a quadretti e copia dattiloscritta, 22 gennaio 1937 V

TRASCRIZIONE
Brivio – Como
Si attesta che il sig. Fumagalli Gerolamo fu Giovanni Battista domiciliato il S. Maria di Rovagnate è proprietario e conduttore diretto di terreni di compendio della Bonifica del Campello situati in comune di Brivio e Airuno e della complessiva superficie di circa ettari 80. Rilasciasi all’interessato in carta libera per prelevamento di petrolio agricolo.

41. Dichiarazione del Podestà, copia dattiloscritta, 5 febbraio 1937

TRASCRIZIONE
Il podestà di Brivio, in seguito a richiesta del sig. Gerolamo Fumagalli, dichiara che nella seconda quindicina del luglio 1936 a causa della piena straordinaria le acque dell’Adda sorpassarono le arginatura allagando e sommergendo completamente i terreni della bonifica del Campello di proprietà dei sigg. Fumagalli. Data l’insistenza della piena ogni raccolto andrà distrutto. Solamente agli ultimi di agosto, in seguito al decrescere del livello delle acque del fiume, fu possibile con il sussidio del funzionamento dell’impianto idrovoro provvedere al prosciugamento dei terreni.

42. Lettera della Confederazione Fascista degli Agricoltori ai podestà di Airuno e Brivio, per chiedere la corretta denominazione del consorzio istituito per la bonifica. Dattiloscritto su Carta intestata con stemma e timbro, 15 settembre 1937

43. Due lettere del Consiglio e Ufficio Provinciale delle Corporazioni – Como – al podestà, in cui si sollecitano notizie sull’esistenza della società anonima della bonifica. Dattiloscritti su carta intestata, 29 maggio e 6 giugno 1939

44. Risposta del podestà, 9 giugno 1939.

TRASCRIZIONE
In data 31 ottobre 1933 è stata costituita con atto notarile in Usmate la società anonima bonifica del Campello e i soci sono da individuare nei sigg. Gerolamo Fumagalli e Cav. Augusto Palmarini. Sede della società. Brivio. Da allora nessuna notizia né ufficiosa né privata è intervenuta a chiarire maggiormente la situazione.

45. Il Consiglio e Ufficio Provinciale delle Corporazioni – Como chiede indirizzi di Palmarini e Fumagalli. 13 giugno 1939. Risposta del podestà, 16 giugno 1939

46. Lettere di Fumagalli al Podestà Frigerio Felice, manoscritti su carta intestata bonifica del Campello

14 giugno 1939 si informa della visita del segretario federale alla bonifica 18 giugno 1939 si ringrazia il podestà della presenza alla visita e delle attestazioni di riconoscimento alle opere dei Fumagalli

47. Lettera del podestà alla prefettura di Como, copia dattiloscritta su carta semplice, 28 marzo 1941 XIX

TRASCRIZIONE
Mi viene segnalato e constato di persona che la Bonifica del Campello (comprensorio di circa 80 ettari) di proprietà dello squadrista Gerolamo Fumagalli e gestita dai Fratelli Fumagalli trovasi in seria difficoltà nel dare inizio ai lavori di preparazione e semina primaverile. Ritengo che diverse siano le cause e tra queste la prima deve ricercarsi nel fatto che l’attuale situazione ha assorbito la mano d’opera agricola, recando così imbarazzo nella ricerca locale. Mi viene pure riferito che dalla ditta Fumagalli (non ho però potuto assodare la verità del referto) sono stati chiesti prigionieri di guerra. La conclusione è unica; occorre un intervento sollecito e, mi sia permesso di dire, urgente di Superiori Autorità per aiuti onde ottenere che lo sforzo dei f.lli Fumagalli, che nella bonifica hanno speso le loro risorse finanziarie, possa riuscire proficuo. Il podestà

48. Lettera della Confederazione Fascista degli Agricoltori, Unione Provinciale di Como. Dattiloscritto su carta intestata della confederazione, con stemmi fascisti, 21 aprile 1941

Richiesta di comunicare la presenza sul territorio di consorzi per la bonifica, ai fini delle deduzioni da applicare alle tariffe catastali.

49. Lettera di risposta del podestà, dattiloscritto sul retro della precedente, 23 aprile 1941

Esiste il comprensorio di bonifica di circa 80 ettari ma non esiste consorzio

50. Lettera del Podestà al distretto militare di Sondrio, copia dattiloscritta su carta semplice. 1 maggio 1942

TRASCRIZIONE
Nell’interesse Nazionale della Produzione, lo scrivente Podestà, si permette di far presente a questo Comando che la presenza dell’azienda agricola Bonifica del Campello sita in questo comune del Ten. Dott. Ing. Gerolamo Fumagalli è da ritenersi di assoluta necessità e pertanto chiede venga concesso al medesimo la possibilità di prestare la sua opera quale dirigente dell’Azienda suddetta, mediante la sua presenza in posto sia pure saltuariamente. La richiesta merita attenzione e lo scrivente prega cortese esaudimento. Ringrazia, il podestà (presente anche un manoscritto del Podestà al distretto militare di Sondrio, su foglietto a quadretti 8x6 cm circa, con analoga richiesta

51. Lettera del podestà al prefetto di Como, copia dattiloscritta su carta semplice. 15 ottobre 1941 XIX

TRASCRIZIONE
A titolo di segnalazione, doveroso in questo frangente, devo dare notizia che la situazione della bonifica de Campello trovasi tuttora nelle identiche condizioni già in precedenza comunicate nella lettera 28 marzo 1941 XIX. Non sono in grado di dare suggerimenti né consigli; solo osservo che il comandamento del DUCE è chiaro ed esplicito: “nessuna zolla di terra deve rimanere incolta”. Il podestà

52. Lettera del Prefetto al podestà, dattiloscritto su carta intestata della prefettura di Como. 7 gennaio 1942 XX

TRASCRIZIONE
Oggetto: Bonifica del Campello – coltivazione
Per la urgente notifica agl’interessati a mezzo del messo comunale vi trasmetto copia conforme di un mio provvedimento relativo all’oggetto. (…)

53. Lettera con provvedimento prefettizio. Dattiloscritto da mandare in copia anche a Fumagalli e Palmarini. 10 gennaio 1942

TRASCRIZIONE
Il prefetto della Provincia di Como
Veduti ed esaminati gli atti relativi alla bonifica del Campello (…); vedute le molteplici relazioni presentate dal locale ispettorato dell’Agricoltura sulle condizioni di mancata coltivazione del relativo comprensorio (…), da cui si desume che dall’autunno 1940 la produzione agraria di quella estensione di terreno ha lasciato moltissimo a desiderare (…); Veduta la dichiarazione contenuta nel capo VII della Carta del lavoro (…) in cui è detto che l’organizzazione privata della produzione è funzione di carattere ed interesse nazionale; vedute in modo speciale le disposizioni contenute nell’art. 29 del “libro sulle proprietà” già in vigore, del nuovo Codice Civile, in cui si conferisce facoltà all’autorità amministrativa di poter addivenire anche alla espropriazione di quei terreni che non siano coltivati a danno della produzione nazionale (…)DECRETA 1) alla unione provinciale fascista degli agricoltori è affidato l’incarico di adottare subito i necessari provvedimenti per porre in coltivazione i terreni di cui alle premesse (…); 2)la suddetta unione Provinciale fascista degli Agricoltori, fermo restando la sua piena ed esclusiva responsabilità, è autorizzata ad avvalersi, per la gestione, dell’opera del consorzio agrario provinciale di Como (…); 3) al proprietario G. F. e alla soc. An. Bon. Camp., ed ai loro eventuali aventi in causa, è riservato ogni diritto ad essi spettante sul ricavato della conduzione, detratte tutte le spese occorse e legalmente sostenute dall’ente incaricato per conseguire la produzione; 4)l’efficacia del presente provvedimento è limitata alla durata dell’anno agrario 1942; 5) l’ispettorato provinciale dell’agricoltura è incaricato della esecuzione del provvedimento, che a cura del podestà di Brivio, sarà notificato al proprietario Gerolamo Fumagalli ed alla S.A. Bonifica Campello che dovranno procedere alla regolare consegna del fondo all’unione fascista degli agricoltori (…)

54. Lettera del prefetto ai podestà di Airuno, Brivio, Olgiate Calco, Valgreghentino, Cernusco Montevecchia, Osnago, Lomagna, Merate, Olginate, Garlate. Dattiloscritto su carta intestata, 2 aprile 1941

TRASCRIZIONE
Oggetto: bonifica del Campello – in comune di Airuno.
In relazione alle note difficoltà per l’ingaggio della mano d’opera necessaria per la coltivazione del terreno della bonifica del Campello, ed attesa la possibilità di avere a disposizione per l’aratura mano d’opera militare, questa prefettura è venuta nella determinazione di requisire elementi disponibili. Prego intento prendere accordi con i podestà della zona perché siano forniti nominativi di persone che possono essere adibite all’aratura del terrendo della Bonifica Campello

55. Lettera di A. Palmarini al podestà, dattiloscritto su carta intestata della “Azienda Agricola Palmarini & Comolli, Airuno”. 20 febbraio 1942

TRASCRIZIONE
Spiacenti che l’auspicato accordo tra gli agricoltori dei comuni di Airuno e Brivio non si abbia potuto raggiungere, gli enti designati dal decreto di sua E. il prefetto per la conduzione dei terreni in oggetto del decreto stesso, hanno creduto dare a noi l’incarico che abbiamo accettato. Consci dell’onere e della responsabilità assunteci fidiamo sulla collaborazione della s.v. affinché il nostro non facile compito sia agevolato. Siamo lieti di mettere a disposizione degli agricoltori di questo comune e per l’annata in corso quel perticato che ognuno degli interessati credesse di assumersi.

56. Foglio degli annunzi legali della provincia di Como pubblicazione bisettimanale. 11 agosto 1942

TRASCRIZIONE
N. 134 scioglimento della Società Anonima Bonifica del Campello con atto del 26 giugno 1942. Capitale sociale L 15.000, sede a Brivio. Con lo scioglimento si assegnano all’unico azionista, Gerolamo Fumagalli, gli stabili costituenti il patrimonio sociale siti in Airuno e Brivio.

57. Lettera dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura, dattiloscritto su carta intestata. 17 novembre 1942

Si allega alla lettera decreto con cui si annulla precedente decreto della prefettura (8 gennaio) riguardante l’esproprio temporaneo del comprensorio della Bonifica e la riconsegna ai proprietari medesimi. Nel Decreto allegato si dichiara che i Fumagalli possono riavere i terreni garantendo il raccolto e conducendo i lavori sotto vigilanza dell’Ispettore Provinciale dell’Agricoltura.

58. Lettera dell’ispettorato provinciale dell’agricoltura a podestà, dattiloscritto su carta intestata. 17 settembre 1942

Si allega alla lettera decreto con cui si proroga il provvedimento del precedente decreto della prefettura (8 gennaio) per tutto il 1943.

59. Lettera di Gerolamo Fumagalli al podestà, dattiloscritto su carta intestata “Bonifica del Campello, F.lli Fumagalli”. 21 marzo 1942

Si trasmette copia in allegato di una lettera indirizzata alla ditta Manzoni, esecutrice dei lavori di riempimento in destra d’Adda a monte dell’abitato di Brivio. “Riteniamo codesta amministrazione e l’On. Podestà, tutti solidariamente responsabili coll’impresa Manzoni dei danni di cui alla diffida nella raccomandata allegata, date le disposizioni che a suo tempo l’On.le Podestà ebbe direttamente ad impartire all’impresa (…) purtroppo senza cautelarsi in precedenza che venissero rispettate le servitù esistenti ed i diritti di terzi. G. Fumagalli (firma a penna) Allegato. Non c’è mittente. Indirizzata a Impresa Manzoni, via Frioli 2, Milano. 20 marzo 1942. TRASCRIZIONE
Con la presente vi invitiamo a voler una volta tanto ripristinare i canali di scarico delle acque della bonifica del Campello in Brivio dall’argine di deflusso in Adda, manomessi ed ostruiti in seguito ai lavori di riempimento da voi eseguiti. Si tratta dei canali di scarico delle acque alte e delle acque di deflusso dell’impianto idrovoro, il percorso dei quali deve essere mantenuto indipendente. È urgente che i lavori siano eseguiti prima dell’inizio delle piogge primaverili. In mancanza vi contestiamo fin d’ora i danni tutti di qualsiasi natura che potranno a noi derivare, alcuni dei quali sono già in atto. G. Fumagalli (firma a penna)

60. Modulo allegato alla richiesta di esonerazione al comando della difesa territoriale di Milano. Modulo prestampato e compilato a mano. 15 giugno 1943

Richiesta di esonero per Chiappa Giovanni di Giovanni fatta dalla “Bonifica del Campello, F.lli Fumagalli”. Proprietario Gerolamo Fumagalli di anni 50, non diretto coltivatore. Ripartizione colture: frumento ettari 10, granoturco 15, avena 8, prato 14, bosco 3, patate 10, terreni incolti 3. Totale ettari 63.”
Bestiame presente: tabella con indicazione del numero, della specie e della funzione:
da lavoro: 2 cavalli
da latte: 3 bovini
allevamento: 13 bovini
E quindi in totale 18 capi di bestiame.
Numero mansioni ed età salariati: 1 acqualiolo di 36 anni addetto al funzionamento della pompa idrovora.
Persona per la quale si richiede l’esonero: chiappa Giovanni paternità di Giovanni. Maternità fu Peroli Raimonda. Luogo e data di nascita Cisano Bergamasco 23 apr 907. Grado militare caporale. Stato civile coniugato. N. di matricola 4063. Distretto militare Como. Arma o corpo e specialità 5° reggimento Alpini . Funzioni che esplica nell’azienda acquaiolo. Tempo che esercita marzo 943 (dal congedo). Componenti della sua famiglia: capo famiglia Giovanni Chiappa 36 salariato agricolo, moglie Bonacina Manilia 31 casalinga, chiappa Giovanni padre 65 invalido, Chiappa lucia Elena figlia 8 scolare, Chiappa Giacomino 7 scolaro.


Realizzato nel 2009-2012 nell'ambito del progetto Vestire i paesaggi.

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