Descrizione delle collezioni del Museo delle Grigne 1959
Museo delle Grigne | Collezioni | Fossili | Grotte | Archeologia | Animali | Vita e mestieri | Arazzi | Storia | Sito |
Il museo, formatosi a seguito di reperti avvenuti nel territorio, di deposizioni da parte di benemeriti cittadini, consta delle raccolte conservate ed esposte riguardanti paleontologia, geologia e mineralogia, archeologia, zoologia e botanica, documentazione e bibliografia della storia locale. Fin dalla sua nascita, con le raccolte esistenti e con gli ulteriori incrementi, il museo si propone di conservare e di raccogliere memorie che documentino nel tempo la storia e il folclore locale e illustrino le caratteristiche dell'Esino, del Pioverna, del Varrone e della riviera lecchese.
La sezione geologica raccoglie le collezioni mineralogiche e paleontologiche. Lo studio delle rocce calcaree della Val d’Esino ha infatti evidenziato la presenza di materiale ferroso e di una singolare varietà di fossili. A testimonianza di tale particolarità, nel museo sono conservati alcuni tipi di minerali ferrosi rinvenuti in loco; la collezione paleontologica è di notevole interesse e richiamo per studiosi ed appassionati: il museo raccoglie infatti l’intera collezione fossile catalogata dall’abate geologo Antonio Stoppani, arricchita da differenti tipi di fossili rinvenuti sempre nella Val d’Esino e classificati dall'Istituto di Geologia di Milano.
La sezione naturalistica è dedicata all’analisi delle differenti zone fito-climatiche, dal lago sino alle pendici della Grigna; ciascuna bacheca identifica la flora e la fauna delle diverse fasce climatiche.
La sezione storica espone i reperti celtici e romani rinvenuti negli antichi centri abitati di Crèes e Psciaac (Esino Superiore ed Esino Inferiore). Questi oggetti evidenziano la presenza di insediamenti nella regione lariana sin dall’antichità e l’importanza della Val d’Esino sia da un punto di vista strategico (i suoi capisaldi dominano l’intero corso del Lario) sia economico (quale zona di passaggio sulla via di comunicazione tra Lecco e Bellano). La ricostruzione di due tombe, una celtica e una romana, i monili, gli attrezzi di uso quotidiano, le monete e le armi sono esposte nel museo insieme a pannelli dipinti che aiutano a contestualizzare la collezione. Nel 2010 sono state realizzate cinque grandi figure di Celti che aiutano a capire lo stile di vita dell'epoca e che durante l'estate sono collocate presso gli esercenti di Esino Superiore.
Gli attrezzi necessari alla vita rurale quotidiana e alla lavorazione della canapa, gli strumenti per la produzione dei prodotti caseari, i mezzi di trasporto e la ricostruzione del Casel (la tipica baita esinese sugli alpeggi) raccontano invece la vita condotta dagli abitanti di “Isen” sino a pochi decenni fa e lo stretto rapporto tra l'uomo e la montagna.