Itinerario da Esino Lario a Monte Croce
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Monte Croce
Per Natale Sebastiano ha ricevuto un pallone per saltare, di quelli col manico.
Anche noi l'avevamo quando ero bambina.
Poi un giorno è sparito.
"Papà, ma che fine ha fatto il nostro pallone?"
Ogni volta che vedo il pallone per saltare di Sebastiano penso alla Festa del Monte Croce.
Per me un itinerario è una linea che collega un punto A ad un punto B e nel punto B si mangia.
La Festa del Monte Croce è un perfetto itinerario.
Vo' di Moncodeno
Partenza passeggiata al Baitello dell'Amicizia e al Monte Croce.
Uno parte con entusiasmo e si ritrova 10 metri dopo ad aver bisogno dell'enervit.
La prima salita è durissima.
Boschi di faggio

Era l'unica passeggiata che facevamo nel bosco.
Tutte le altre erano in vetta o verso la vetta.
Di certo non c'era il bosco.
O se c'era era per i primi 4 minuti massimo.
Invece è così bello.
Con la luce che filtra, il rumore delle foglie ad ogni passo, e le scarpe che scivolano.
"Aial d'Ogniball". Grigna e Porta di Prada

Qui ci si fermava per l'enervit bramato dai primi 10 metri.
Per papà una pausa è dove si vede la Grigna.
Non so se era qui, ma ad un certo punto io ero stanca.
Papà allora cominciava:
"Dai che siamo quasi arrivati. Non senti? È proprio lì!"
"Ma dove?"
"Lì dietro, non vedi?"
Ma non era mica vero che era lì dietro.
Il Baitello dell'amicizia del Monte Croce
Un giorno è sparito il pallone con il manico e qualche mese più tardi è comparso un baitello.
Responsabili
L'itinerario è redatto da Iolanda Pensa. Fotografie di Carlo Maria Pensa.
L'itinerario contribuisce ai progetti Vestire i paesaggi e Ecomuseo delle Grigne a misura di bambino.