Il gatto curioso

Centro di documentazione e informazione dell'Ecomuseo delle Grigne

Pergamene Documenti antichi Documenti di studio Selezioni tematiche Fondo librario Microfilm Fondo fotografico Opere d'arte Pietro Pensa Sito

100324Fusina fasi progetto gatto curioso-1.jpg

Il gatto curioso è un laboratorio organizzato a Esino Lario da Mao Fusina. L'attività si svolge in 5 incontri rivolti a bambini e insegnanti.

In un mondo in cui i “grandi” decidono tutto, si propone un percorso che tenga in forte considerazione i bisogni espressi dai bambini e le loro idee per la soddisfazione di necessità reali.

Il laboratorio individua quindi idee concrete per organizzare progetto cittadino che risponda alle esigenze territoriali di tutti: dei grandi e dei piccoli, degli anziani e di coloro che sono diversamente abili, dell’uomo e della natura. I bambini, attenti osservatori della realtà, come i gatti, individuano i principi teorici e gli sviluppi architettonici del progetto. Gli adulti sono solo accompagnatori e mediatori.

Il laboratorio propone un percorso di visioni, suggestioni e emozioni, ma anche di proposte, per saper riconoscere il valore delle idee nella progettazione di spazi di comunità, per dare il via a una partecipazione attiva in tutela il bene comune.

Il lavoro si svolge con materiali semplici e si concentra su tecniche espressive diverse e innovative, per stimolare nuovi processi creativi d’apprendimento.

Il laboratorio contribuisce alla mappa di comunità dell'Ecomuseo delle Grigne.


Indice

Finalità e obiettivi

DSC 1472.JPG
  • Sviluppare capacità di ricerca, progettazione e comunicazione
  • Acquisire strumenti per la comunicazione delle emozioni
  • Elaborare e applicare processi di comunicazione
  • Individuare processi creativi per il superamento di vincoli e difficoltà
  • Aumentare la capacità espressiva con materiali non convenzionali
  • Progettare e applicare un’espressione creativa di gruppo
  • Ampliare le proprie competenze di osservazione
  • Saper progettare a più livelli
  • Accrescere l’attività manuale
  • Saper documentare le parti di un processo
  • Progettare un percorso di documentazione
  • Elaborare in gruppo un evento


Gli incontri

Primo incontro: conoscenza tra i partecipanti e prima indagine sul territorio, per individuare i punti che interessano maggiormente (piante, strade, case, scorci, angoli, portoni...)

Individuazione e catalogazione dei luoghi attraverso annotazione su carta e immagini fotografiche. Ad ogni luogo di interesse viene dato un nome, in ogni luogo individuato come interessante si abbina un gioco di strada. Si gioca a quel gioco nel luogo interessante.

Secondo incontro: lavoro di misurazione usando il nostro corpo come unità di misura

Sopralluogo nei diversi punti di interesse individuati nella precedente sessione di lavoro e misurazione degli spazi. Misurazione delle lunghezze, delle profondità, delle curvature, delle pendenze, delle altezze... in relazione a parti del nostro corpo o ai movimenti di esso (braccia, gambe, spanne, salti, falcate...). Individuazione delle vie di comunicazione tra i diversi luoghi di interesse individuati.

Terzo incontro: determinazione delle ombre e loro bordatura nei diversi luoghi di interesse

Analisi e documentazione delle ombre e utilizzo della tecnica del frottage per documentare le superfici presenti nelle vie di comunicazione. Individuazione punti di luminosità, vento, acqua, terra/asfalto, fiori, piante… Si individuano le “cose” naturali e artificiali.

Quarto incontro: ultimo sopralluogo ai punti di interesse e determinazione delle azioni da compiersi

Le azioni individuate si declinano attraverso i verbi (conoscere gente, parlare, coprirsi in caso di pioggia, ripararsi dal vento, comperare, leggere…). È consigliabile l’uso di superfici inconsuete per documentare questo tipo di attività.

Quinto incontro: tridimensionalizzazione dei verbi

I verbi individuati nella precedente sessione di lavoro vengono resi tridimensionali attraverso la manipolazione di pasta modellabile e inseriti in una mostra finale che prevede l’esposizione e la documentazione fotografica di ogni singolo passaggio del progetto “Il gatto curioso”.

Crediti

Il gatto curioso è stato ideato e realizzato da Mao Fusina tra aprile e maggio 2010 nell'ambito di Ecomuseo delle Grigne a misura di bambino e di Vestire i paesaggi. Ideazione e realizzazione Mao Fusina
Direttore artistico Iolanda Pensa
Coordinamento Cristina Perillo
Presidente dell'Associazione Amici del Museo delle Grigne Carlo Maria Pensa
Referente per la Cultura del Comune di Esino Lario Elisa Dell'Era

LoghiTOI orizzontali Vestire i paesaggi.jpg

Articoli correlati