Scuola degli Arazzi di Esino Lario
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La Scuola degli Arazzi di Esino Lario viene fondata da Don Gianbattista Rocca, parroco di Esino Lario, nel 1936. La scuola ha una propria tintoria, per la colorazione a fuoco dei fili di seta ,con coloranti solidi nelle più svariate gamme di colore. Gli arazzi sono orditi con canapa 12/2 e fili di pura seta e vengono eseguiti su telai brevettati da Don G.B. Rocca, di famiglia di setaioli della Brianza (brevetto n° 360.481). Il brevetto di Don Rocca migliora gli antichi telai ad alto liccio, accelerando la realizzazione dell’arazzo.
Queste tecniche di tintoria e di tessitura rendono famosa la qualità dei lavori della scuola, che produce opere a partire da bozzetti di artisti quali Sassu, Cassinari, Lilloni, Marussig, Fornasetti.
L’arazzeria ottiene l’attenzione della Galleria del Fiore e della Triennale di Milano, dove viene premiata con Medaglia d’oro alle edizioni del 1940, 1951 e 1954 e dove nel 1957 la galleria del Fiore di Milano, diretta da Luciano Cassuto e legata all'attività del gruppo MAC, espone una serie di opere tessute su cartoni di Aymone, Bordoni, Chighine, Dova, Magnelli, Prampolini, Reggiani, Soldati e Sottsass jr.
L'arazzeria di Esino Lario crea un lavoro a partire da un cartone di Casorati per la Leonardo da Vinci (gli altri pannelli erano stati eseguiti dal laboratorio di Ugo Scassa).
La scuola è stata chiusa nel 1961 e riaperta nel 1990. La scuola era associata alla cooperativa "Arazzi Esino SCRL" che è stata sciolta il 4 febbraio 2004.
Collezioni
- Triennale di Milano
- Fondazione della Provincia di Lecco Onlus, "Lecco, arazzo realizzato nel 1958 dall'Arazzeria di Esino Lario, su cartone di Franco Alquati, in deposito a Villa Locatelli
Bibliografia
- Carlo De Carli e G. B. Rocca, Gli arazzi Esino Lario, Editrice Guido Stefanoni, Lecco, 1957.
- Elda Danese, L’arte italiana del Novecento negli arazzi della manifattura Scassa
- Esino Lario Gli Arazzi, video di circa 10 minuti. Riprese di Pierluigi Dell'Oro, testo Luciano Lombardi, voce Gianni Quillico, coordinatore Enrico Enicanti.