Le antiche vie di comunicazione del territorio orientale del Lario e le loro fortificazioni

Centro di documentazione e informazione dell'Ecomuseo delle Grigne

Contributo di Pietro Pensa, in Il sistema fortificato dei laghi lombardi in funzione delle loro vie di comunicazione, ed. Cairoli, Como, 1977.


Copertina
La posizione geografica fece sempre del territorio orientale del Lario la sede più adatta a una via congiungente la pianura padana ai passi delle Alpi Centrali. Fu quindi in ogni tempo attuale il problema di aggiornamento stradale, problema che ancora oggi, a causa dell'orografia e della costituzione geologica, è ragione di sofferenze per le popolazioni interessate.

La presenza, poi, di vene metallifere negli alti monti del Varrone, fonte di ferro per la grande industria armoraria milanese, nonché il carattere intraprendente e fattivo degli abitanti furono motivi alla creazione di una rete di strade minori che, intersecando quelle di grande comunicazione, portarono a complessi problemi militari di difesa.

Purtroppo nella quasi totalità distrutto, il sistema fortificatorio derivatone è degno di accurato studio: se infatti in altra parte dei nostri laghi vestigia assai ben conservate sono tuttora oggetto della nostra ammirata attenzione, poveri invece furono gli avvenimenti storici che le interessarono, mentre attorno alle opere del lembo montuoso ad oriente del Lario si svolsero turbinose vicende che non poco influirono sulla storia lombarda. E proprio quelle vicende, unite al carattere della gente che le visse, sempre intesa al domani e quindi pronta a distruggere quanto divenuto di inutile ingombro, furono la ragione della scomparsa di monumenti della possanza del borgo di Lecco, "nobile castello pieno di popolo", o della fantasiosa maestosità della Rocca di Bajedo.

Alla succinta illustrazione di strade e di opere premettiamo alcune osservazioni che meglio permetteranno di comprendere il quadro d'insieme nella sua sobria organicità.

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