La cavra sbàgiola
La cavra sbàgiola è il personaggio di una leggenda, tipica dell'immaginario popolare della zona orientale del Lario.
Come racconta Pietro Pensa, si tratta di un'animale notturno, mezzo uccello e mezza capra, che usciva di notte dalle caverne emettendo un cupo belato misto a voce umana e cercava di entrare nelle camere dove dormiva la gente non in regola con la coscienza. Tanta ne era la paura che le finestre delle case erano costruite molto piccole e per di più sbarrate da una croce di ferro immurata.
Lo stesso personaggio compare nelle storie della zona occidentale del Lario con il nome di cavra del Cincinrubel. Viveva pur questa nelle caverne e negli anfratti. Appariva di notte e i ragazzi ripetevano con spavento la cantilena:
Mi sunt la cavra d'ol Cincìrunbel, senza corna e senza pell cunt la corda tirada al coo: chi ven dent i mangiaròo! (Trad. Sono la capra del Cincìrunbel, senza corna e senza pelle, con la corda tirata al capo: chi vien dentro lo mangerò!)
Anche nei territori collinari attorno a Como faceva leggenda la cavra Cirombelà e ne scrisse Rosa Cantaluppi raccontando una storiella del 1937.
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