Il culto della Madonna nel Comasco

Centro di documentazione e informazione dell'Ecomuseo delle Grigne

Articolo di Pietro Pensa in Broletto, n. 14 (1988), pp. 6-25.


Attraverso tante testimonianze di fede e di devozione popolare rivisitiamo i "luoghi deputati" al culto Mariano nella nostra Provincia.

Quando penso all'esasperato femminismo di molte donne d'oggidì, pur biasimando il diffuso abbandono della famiglia e dei figli, che per natura dovrebbero rappresentare il loro vero impegno, mi vien fatto di riflettere che ben di peggio si meriterebbero gli uomini che nel secolare allucinante fenomeno stregonico tante ne avevano umiliate e sacrificate. Se quei fatti sono oggi fortunatamente dimenticati, quale indice della gentilezza e delle virtù delle donne rimane invece ancora vivo il culto della Madonna: per metterlo in risalto scriverò ora sui santuari, impareggiabile manifestazione della religiosità femminile. Qualche considerazione su quella religiosità, tuttavia, consente di rendersi conto dell'atmosfera in cui si sviluppò. La vita, sulle rive in tempi più lontani, nelle valli in un passato ancor vicino, era tutta fatta di stenti e di lavoro. La nostra forma di economia dava poco spazio a diversivi. Quello spazio fu coperto tutto dalla religione con i molteplici aspetti che diedero modo di sollevarsi da un'esistenza altrimenti soltanto di fatica. Le donne trovarono nella fede l'insegnamento cristiano della comprensione nel vivere insieme; videro in Maria la creatura che come loro e più di loro aveva sofferto e le chiesero appoggio; ebbero nelle riunioni in chiesa con le vicine un incontro e una sosta che consentivano uno sfogo e un parlare; provarono il sollievo del canto nelle liturgie; con l'addobbare e con l'organizzare processioni raggiunsero un tanto di spettacolo; nelle leggende di miracoli coltivarono quel po' di fantasia che vuol sempre affiorare in tutti noi. Quando la donna, costretta a lavorare in solitudine, zappava i campi, mentre, chinata sul terreno con la destra adoperava l'attrezzo, con la sinistra faceva scorrere, pregando, i grani del rosario che teneva nella tqsca; poi, la sera, ripeteva la stessa preghiera nel piacere di avere attorno tutta la famiglia. Fu in quell'atmosfera che sorsero, dunque, gli innumerevoli santuari mariani, piccoli e grandi, ma tutti ricchi di spiritualità. Nel provare ad immaginarmi il corso del tempo come una lunghissima valle, ne vedo il cupo versante d'occaso illuminato dai roghi delle streghe, quello luminoso di mezzogiorno reso ancor più ridente dalle chiesette dedicate alla Madonna che si levano bianche sull'intenso verde dei boschi.

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