I rapporti sul Lario tra le Diocesi di Como e di Milano

Centro di documentazione e informazione dell'Ecomuseo delle Grigne

Articolo di Pietro Pensa, in Periodico della Società Storica Comense, vol. XLIX, 1982, pp. 79-110.


Il territorio lariano, intendendosi per esso i bacini imbriferi del lago di Comò e del ramo orientale del Ceresio, risultava all'inizio di questo millenio suddiviso tra i vescovi di Como e di Milano.

Tale spartizione, che in grandi linee vedeva sotto il primo la zona occidentale e sotto il secondo quella orientale, implicava motivi religiosi e politici determinatisi nell'Alto Medioevo, ma affondava le sue radici in una situazione amministrativa romana e in premesse etniche e psicologiche della protostoria e della preistoria.

Alcune anomalie ruppero e rompono tuttavia la compattezza dei due tessuti diocesani: la loro presenza è indizio prezioso degli avvenimenti storici che turbarono la suddivisione tra i due vescovi del territorio, essenzialmente continuo invece dai punti di vista geografico, geologico, ambientale ed economico. Gli storici lombardi avvertirono l'importanza di tali eccezioni, ma non ne indagarono in profondità le cause. Cercherò, quindi, di analizzare in questo studio i principali interrogativi: su Varenna, su Mandello, sul Colichese, sul Porlezzino e sulla Valsolda, su Averara e Valtaleggio, tentando di sintetizzare le notizie che riuscirò a definire e le deduzioni che ne saprò trarre, per proporre un quadro d'insieme dello sviluppo storico-religioso delle due presenze lariane.

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