Discussione:Warburghiana

Centro di documentazione e informazione dell'Ecomuseo delle Grigne

Primo testo inviato dalla Warburghiana nel 2009 come descrizione del gruppo. Aby Warburg, noto in Italia, almeno fino a non molto tempo fa, quasi esclusivamente come padre dell’iconografia, fu in realtà un personaggio alquanto interessante e pieno di risvolti e di sorprese. Intanto il suo “Atlante della Memoria” Mnemosyne è assurto all’attenzione di diversi studiosi e artisti degli ultimi decenni, perché, ben più che un album per storici dell’arte iconografi, è un modello di ricerca basato sulle immagini e una prassi del mettere insieme le cose, accostarle, farle interagire – un paradigma dell’archivio, della rete, del surfing, si direbbe forse oggi – ma non solo, per noi è inoltre e soprattutto un’“opera” a tutti gli effetti, per quanto sui generis. Aurelio Andrighetto, Dario Bellini, Gianluca Codeghini e Elio Grazioli hanno preso Warburg come nume tutelare, perché assommava in sé la parte più urgente delle preoccupazioni e del modo di prendere le cose che li accomunava e insieme il riferimento di un modo di lavorare per collage o assemblaggio di materiali che producesse interventi e opere. Oltre a esposizioni in cui hanno realizzato particolari installazioni collettive con materiali che andavano dal libro al computer alla fotografia alla proiezione, Warburghiana ha elaborato due modi di intervento particolari. Il primo è il “concerto sinottico”, esibizione dal vivo che comporta miniconferenze, performance, proiezioni video, manipolazione di materiali e altro. Il secondo è il “desktop”, ovvero la concezione del sito web come vera e propria “opera” organizzata a temi di intervento secondo le stesse modalità di assemblaggio dei materiali che il web può veicolare (testi, immagini, video, suoni). Sia i “concerti sinottici” che i “desktop” sono organizzati tematicamente, secondo temi scelti dai warburghiani o commissionati dall’esterno. Attiva dal 2005 Warburghiana ha pubblicato un libro che raccoglie le esperienze preparatorie alla nascita del gruppo e ha realizzato multipli per ogni intervento pubblico svolto. Ha esposto alla libreria A+mbookstore (Milano, 2004), galleria Neon (Bologna, 2005), galleria Soffiantino (Torino, 2005), allo spazio Assab One (Milano, 2007), all’associazione Arrivi (Milano, 2007); ha tenuto “concerti sinottici” al Mart di Rovereto, alla Gamec di Bergamo, all’Università La Sapienza di Roma, alla Fondazione Mudima di Milano (2005), alla Pinacoteca Parmiggiani all’interno della manifestazione “Fotografia Europea” (Reggio Emilia, 2006), alla Casa della poesia (Milano, 2007). L’elenco delle esposizioni, dei “concerti sinottici” e dei “desktop” e altre informazioni sono reperibili sul sito www.warburghiana.it.