L'evoluzione storica delle antiche comunità pagensi nel territorio orientale del Lario, dalle origini sino ai liberi Comuni

Centro di documentazione e informazione dell'Ecomuseo delle Grigne

Articolo di Pietro Pensa, in Periodico della Società Storica Comense, vol. XLV (1974-77), pp. 65-114.


DALLA PREISTORIA ALLA ROMANITÀ

Il territorio orientale del Lario fu abitato da antichissimi tempi. Uscito dal grandioso fenomeno dell'orogenesi alpina con straordinarie caratteristiche geomorfologiche, modellato e arricchito di ripiani morenici dalle glaciazioni del quaternario, presentò, con l'armonioso intersecarsi delle sue vallate, facili vie di accesso dalla pianura lombarda alla Rezia valtellinese e fertili luoghi di insediamento all'uomo.

Purtroppo, le continue alluvioni, che afflissero le valli a causa dell'indiscriminato sfruttamento dei boschi voluto dall'industria siderurgica fiorente per secoli nella zona, ricopersero in tempi storici gli insediamenti primitivi, per cui i reperti preistorici nel territorio furono pochissimi.

Nel grande anfiteatro di Colico si ebbero reperti abbastanza numerosi del Neolitico sul colle di Fuentes, a Pagnona di Valvarrone si rinvennero asce bronzee, sul Sasso di Bajedo una punta di freccia eneolitica di uguale fattura di quelle dei laghetti briantei, nonché cocci minuti di vasellame.

Questi ultimi reperti rendono molto probabile l'ipotesi di insediamenti palafitticoli nel piano vallivo dei prati Buscanti sotto Pasturo, e in quello, assai lungo, che va da Introbio sino alle ultime frazioni di Primaluna, tutte zone che un tempo dovettero essere pescose lagozze.

Tali insediamenti provennero probabilmente proprio dalle zone paludose della Brianza, in quel flusso che, partendo dall'arco marittimo italo-francese in direzione di oriente, portò, durante il III e il II millennio a.C, l'Italia settentrionale in un ethnos ligure di notevole uniformità.

E', quindi, da ritenersi che le collettività umane che popolarono le vallate e le rive orientali del Lario si siano insediate nei rispettivi territori sul finire del Neolitico e durante l'Eneolitico, praticando inizialmente una economia di pesca, di caccia e di pastorizia, in lenta e limitata evoluzione verso l'agricoltura.

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